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Un po' di Brasile a Casalbertone

Roma, gennaio 2008 - La scuola media "L. Lombardo Radice" di Casalbertone incontra i partner del progetto "Aquilone": un'esperienza di gemellaggio con i ragazzi delle favelas di Florianopolis, in Brasile. L'incontro si terrà lunedì 4 febbraio alle 17.30, presso il teatro della scuola.


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L'incontro, a cui partecipano le educatrici brasiliane Ana Maria de Sousa Leonetti e Maria Beatriz Bastos Ferriera, sarà un'occasione per approfondire la conoscenza della realtà delle favelas di Florianopolis, con cui la scuola media "Lucio Lombardo Radice" è gemellata grazie al progetto Aquilone.

"Il progetto Aquilone è un progetto di educazione interculturale in Italia e Brasile. In Italia è accolto e sostenuto dal M.C.E. (Movimento di cooperazione educativa) e coinvolge scuole di varie città; in Brasile ne sono partecipi le strutture educative promosse dal CEDEP della periferia di Florianopolis, capitale dello stato di Santa Catarina.
Il progetto mette in comunicazione mondi diversi e lontani: il nostro contesto nord-occidentale prevalentemente di media e piccola borghesia, ed il contesto della marginalità di un grande Paese dell'America Latina; l'infanzia dei bambini delle favelas si riconosce facendosi riconoscere dalla nostra infanzia, i bambini italiani rivisitano se stessi e il loro mondo attraverso lo sguardo degli amici lontani.
La nostra proposta educativa entra in relazione con quella della pedagogia popolare brasiliana.
Negli anni si è consolidata una rete nazionale e internazionale che, grazie ad una progettualità concreta e condivisa, ha elaborato percorsi formativi in cuui l'intercultura si coniuga con la solidarietà. In un contesto "alla pari" ognuno mette quello che ha e la ricchezza dello scambio non consente giudizi di valore. La solidarietà è rivisitata come un "fare con" e non un "fare per".
Sono stati costruiti gemellaggi, sostenuti dalla corrispondenza tra bambini e tra adulti, dalle telefonate, dai viaggi degli educatori brasiliani e degli insegnanti italiani.
La significatività della relazione ha come fulcro l'affettività, come garanzia dall'anonimia e dalla genericità."

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